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Direzione UIL Toscana documento manovra economica

DIREZIONE
REGIONALE DELLA UIL TOSCANA E FIRENZE

13/07/2011

 

Documento
Conclusivo

 

La Direzione della U.R. Uil Toscana
e Firenze, riunita a Firenze il 13 luglio 2011, non condivide la
manovra del Governo e chiede che venga radicalmente modificata per i
seguenti motivi:

1)
Non affronta i costi impropri
della politica che sono sempre più insopportabili per il Paese. A
livello nazionale sono 1,3 milioni le persone che vivono direttamente
o indirettamente di politica e, secondo lo studio della Uil, i costi
complessivi ammontano a 24,7 miliardi di euro il che equivale al
12,6% del gettito Irpef pari a 646 euro per ogni contribuente. I
costi per la politica della Toscana (Regione, Province, Comuni e enti
derivati ammontano a 1,6 miliardi di euro, che corrispondono a 541
euro per ogni abitante toscano. Su questo niente è stato fatto anche
dalla stessa Regione Toscana. Le poche e insufficienti scelte
previste dalla manovra del Governo sono state rinviate alla prossima
legislatura. È vergognoso e paradossale che mentre non si toccano i
privilegi, senza guardare in faccia a nessuno, si tagli pesantemente
la rivalutazione delle pensioni per tre volte il trattamento minimo,
che corrispondono a 1100 euro nette. Poco e nulla invece si fa per le
pensioni delle alte cariche dello Stato e dei supermanager, superiori
ai 10-15 mila euro al mese. Molto spesso assistiamo a soggetti che,
in virtù di incarichi ricoperti in passato, ricevono benefits e
altissimi vitalizi che si aggiungono alla pensione e che sono del
tutto ingiustificati;

2)
È paradossale che sulle auto
di lusso e Suv siano state esentate le vetture di potenza inferiore
ai 225 Kw che corrispondono a oltre 300 cavalli. Si tratta di beni di
lusso che lavoratori e pensionati non potranno mai permettersi e che
sono esentati dalla manovra. Saranno pochissimi quelli che pagheranno
questa tassa. È evidente che la manovra è stata fatta per tutelare
i soliti noti.

3)
Gli effetti della manovra
saranno pesanti sulla spesa sanitaria. I nuovi ticket previsti
saranno senz’altro non sostitutivi ma aggiuntivi di quelli già
esistenti. In questo modo i lavoratori dipendenti oltre a pagare i
contributi sanitari saranno costretti a pagarsi le cure attraverso la
moltiplicazione dei tickets.

4)
Nella manovra è presente
solo un’idea generale di riforma fiscale priva di qualunque
concretezza e che rappresenta in questo momento una semplice
speranza. Tutto questo per la Uil Toscana è insufficiente e
inaccettabile.

5)
Non si fa niente sulle
politiche per aumentare l’occupazione e per il rilancio
dell’economia. Anzi il ministero più colpito dai tagli della
manovra è proprio quello dello Sviluppo economico.

6)
Non condividiamo il blocco
della contrattazione nel pubblico impiego, blocco che era stato
deciso nella precedente manovra del maggio 2010 e che quindi viene
riproposto anche per i prossimi tre anni.

La
UIL Toscana è consapevole della necessità e dell’urgenza di
approvare la manovra per difendere la nostra economia dall’attacco
speculativo, ma non accetta che tale urgenza giustifichi scelte
inaccettabili. Pertanto, chiede da subito tagli ai costi della
politica e la soppressione delle province e dei vitalizi alle
autorità che hanno ricoperto incarichi nazionali e regionali. Chiede
che le pensioni degli operai e impiegati non vengano toccate e che
sia valorizzata la contrattazione del pubblico impiego per migliorare
la macchina amministrativa dello Stato e delle amministrazioni
periferiche, consentendo ai lavoratori pubblici di rinnovare il
proprio contratto e di contribuire al recupero di efficienza ed
efficacia del sistema pubblico.

La
Uil Toscana, oltre a dichiarare la propria mobilitazione, chiede alla
Uil nazionale di impegnarsi affinché in Parlamento la manovra venga
profondamente emendata e resa più equa. A tale proposito invita le
forze politiche a concentrare la loro attenzione sui problemi che
interessano milioni di italiani, soprattutto quelli che vivono del
proprio lavoro e della propria pensione. Non si può pensare di non
toccare i costi e i privilegi della politica e allo stesso tempo
accanirsi contro lavoratori e pensionati. L’attacco speculativo va
combattuto anche con riforme del mercato finanziario che rendano
trasparenti i mercati divulgando i nomi degli speculatori e che
impediscano le vendite di titoli allo scoperto.

La
Direzione, inoltre, ha approfondito l’accordo unitario sottoscritto
da UIL, CGIL e CISL con Confindustria che merita un giudizio
estremamente positivo; si augura che il dibattito dentro la CGIL si
concluda confermando tutti i contenuti dell’accordo stesso e che,
valorizzando le scelte di ciascuno,  si ritrovi un percorso
condiviso.

Sull’economia
della Toscana vi sono forti difficoltà in molte importanti imprese
industriali (Eutelia, Lucchini, Eaton, Cantieri Apuani, ISI, De
Tommaso, ecc.) ed anche nei servizi pubblici, in particolare nel
Trasporto Pubblico Locale. La UIL ritiene indispensabile rilanciare
la proposta del nostro Congresso Regionale di un NUOVO PATTO PER LO
SVILUPPO con i suggerimenti in esso contenuti e chiede alla Giunta
Regionale di rilanciare un progetto per lo sviluppo della Toscana
capace di raccogliere consensi in tutti gli Enti Locali. Altrimenti
il localismo troverà il sopravvento ed il governo dei progetti
entrerà definitivamente in crisi e la governance regionale perderà
tutta la sua efficacia.

La
Direzione impegna tutte le strutture  UIL della Toscana ad
organizzare iniziative pubbliche  nel territorio e nei posti di
lavoro sulla lotta ai costi impropri della politica, agli sprechi
anche nelle istituzioni locali e per rivendicare una riforma fiscale
capace di combattere l’evasione e di tutelare i redditi da lavoro e
da pensione.

Approvato
all’unanimità