Bcc Valdinievole in crisi, l’azienda riceve soldi per il salvataggio ma chiede sacrifici ai dipendenti
La Uilca Toscana: “La banca riceve fondi per il sostegno agli istituti bancari e allo stesso tempo richiede la riduzione delle buste paga dei lavoratori. E’ un ricatto inaccettabile”
Nelle BCC toscane saltano fuori sofferenze per milioni di euro e si corre ai ripari attraverso decine di operazioni di fusione, realizzate a spron battente per assicurare la continuità dell’operatività bancaria. Questo mette al sicuro i depositi dei risparmiatori ma non i livelli occupazionali dei lavoratori, vere vittime del processo di ristrutturazione del settore bancario, come denuncia la UILCA Regionale Toscana.
Infatti i crediti inesigibili che appesantiscono i bilanci delle banche sono causati dagli affidamenti di grande importo, concessi soltanto dai consigli di amministrazione e non certo dalle filiali che hanno ormai autonomie limitate.
Alla BCC di Valdinievole ed alla BCC di San Pietro in Vincio, attive nella provincia pistoiese e destinate a fondersi a breve, arrivano soldi dal Fondo Temporaneo BCC a sostegno delle banche, e come condizione necessaria al salvataggio viene richiesta una riduzione delle buste paga degli impiegati: la UILCA Toscana non ci sta e si è opposta non firmando l’accordo e denunciando il ricatto messo in atto dalle aziende.
Per la UILCA Toscana è importante mettere in sicurezza le due banche ma questo non può avvenire a spese dei lavoratori, chiediamo invece che vengano diminuite le retribuzioni dei dirigenti e degli amministratori, unici responsabili delle scelte compiute.
Firenze, 15 marzo 2017