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Cooperative Sociali, la UIL Toscana dice NO all’accordo “scellerato” tra centrali cooperative, Cisl e Cgil

UIL FPL e UILTuCS Toscana denunciano Lega COOP, ConfCooperative e gli altri firmatari per attività anti sindacale

Le categorie della UIL Toscana che sottoscrivono il contratto nazionale del settore cooperative sociali, UIL FPL e UILTuCS Toscana, tengono a chiarire che non hanno sottoscritto nessuna intesa con ConfCooperative, LegaCoop e AGCI regionali. NOI non abbiamo intenzione di svendere le lavoratrici ed i lavoratori che anche in questo lungo periodo di pandemia hanno dimostrato concretamente quale sia l’attaccamento che nonostante tutto nutrono per le società cooperative per cui lavorano. Lavoratrici e lavoratori a cui viene applicato un contratto nazionale che è in fase di rinnovo e che, oggi, ha una paga media mensile che non tiene conto dell’aumento del costo della vita che si è sviluppato.

E’ proprio per questa ragione che lo stesso contratto nazionale rimanda molti aspetti economici importanti, come il Premio Territoriale di Risultato, alla contrattazione regionale di secondo livello. Ed è proprio per questo, ma non solo, che le categorie della UIL Toscana non hanno sottoscritto, a differenza di FP CGIL Toscana, CISL FP Toscana e FISASCAT CISL, quell’ipotesi di contratto integrativo regionale che le parti datoriali, chissà come mai, stanno pubblicizzando su tutti i media.

“Un’ipotesi di accordo che non prende in considerazione nessun aspetto economico importante – dichiara Marco Conficconi, segretario generale della UILTuCS Toscana – ma contiene solo le soluzioni alle criticità poste sul tavolo di trattativa dalle coop sociali: la regolamentazione del diritto di sciopero; le problematiche legate alla mancata retribuzione della vestizione per gli ultimi 15 anni ed una soluzione per non retribuire adeguatamente il lavoro straordinario. Purtroppo niente di più e nulla di innovativo”.

“Il risultato ottenuto da questo accordo scellerato – prosegue Beatrice Stanzani, responsabile regionale della UIL FPL per il settore socio-assistenziale – è stato quello di non aumentare il salario delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti. Un risultato “splendido” dal punto di vista datoriale, assolutamente negativo dal punto di vista dei lavoratori. Come UIL abbiamo contestato fin dal primo momento le richieste datoriali, chiedendo invece che si discutesse di aumenti salariali; di sistemi economici per sanare 15 anni di mancata retribuzione dovuta ai tempi di vestizione dei lavoratori, così come previsto dalle norme in vigore; di pianificare sistemi per migliorare gli orari ed i turni delle lavoratrici e dei lavoratori; per questo motivo le “democratiche” Lega COOP, ConfCooperative e AGCI insieme a CGIL e CISL regionali, ci hanno brutalmente esautorato dal tavolo delle trattative. Un gesto gravissimo che mai ci saremmo aspettati in momento così particolare per l’unità sindacale ed in un contesto così difficile per le lavoratrici ed i lavoratori di questo settore. Ragione, questa, che ci porta a procedere nella denuncia per comportamento antisindacale delle Centrali Cooperative e dei loro “Amici”. Ancora una volta le Centrali Cooperative hanno palesemente dimostrato che la diffusa opinione negativa dei Cittadini nei loro confronti è legittima!. Pensano solo a chiedere soldi per il funzionamento delle cooperative iscritte alle loro associazioni – continuano, Beatrice Stanzani e Marco Conficconi – senza curarsi dello stato in cui si trovano le loro lavoratrici ed i loro lavoratori. Sono solo degli ingrati!”.

Il contratto territoriale, pertanto, si ferma al 2002 con la bellezza di una perdita economica per le lavoratrici ed i lavoratori di venti anni, mentre Noi andremo avanti, perché i diritti non si barattano e perché l’etica del movimento cooperativo con questo accordo è definitivamente finita nel fango!

Firenze, 19 ottobre 2022