UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Proclamazione stato di agitazione Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni del Circondario dell’Empolese Valdelsa

Da quando la funzione della Polizia Municipale è stata prima su comando e poi trasferita all’Unione dei Comuni Circondario dell’Empolese Valdelsa, le varie problematiche e le criticità sorte non sono cambiate e sono rimaste a tutt’oggi irrisolte. Pertanto a seguito della volontà espressa dalla maggioranza dei colleghi facenti parte dell’Unione durante l’assemblea sindacale del 11 luglio 2023  la sigla sindacale UIL FPL, concorde con la sigla CSE – FLPL, hanno indetto lo stato di agitazione degli operatori della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni Circondario dell’Empolese Valdelsa per quanto segue:

 

  • Mancata assunzione di agenti e ufficiali di Polizia Municipale per arrivare a quota 105 promessa durante lo stato di agitazione del 2022. Attualmente tra agenti, ufficiali, amministrativi e tecnici la Polizia Municipale è composta da  84 operatori e con i concorsi in atto si dovrebbe arrivare forse a quota 96  lontano da quota 105 .
  • Mancata organizzazione a tutt’oggi gli uffici trasversali non sono ben organizzati, e di conseguenza anche la funzionalità degli stessi , difatti tale disorganizzazione degli uffici interni ha comportato inoltre la mancata liquidazione degli ultimi 4 mesi di salario accessorio, con l’eventuale rischio di perdere nel tempo anche la liquidazione degli straordinari effettuati e maturati nei mesi precedenti.
  • Mancato acquisto di strumenti e della divisa. Negli anni ci siamo affidati sempre con gli acquisti con affidamento diretto e soltanto per pochi capi di vestiario solo per tamponare le richieste urgenti di usura del vestiario, stesso discorso vale  per le dotazioni di difesa: spray anti aggressione scaduti, radio ricetrasmittenti con batterie finite, giubbotti anti proiettili obsoleti e di taglie sbagliate. Tutte le carenze si ripercuotono sul ruolo che rivestiamo in termini di sicurezza, tutela e di dignità sia per gli operatori della polizia municipale che per la cittadinanza.
  • Mancata  liquidazione Fondo Perseo Sirio di tre annualità quota art. 208 CdS, ancora al momento non si è riuscito ottenere che ogni operatore della Polizia Municpale possa usufruirne.

 

Alla luce di quanto sopra è stato chiesto il tentativo di raffreddamento e conciliazione presso la Prefettura di Firenze che avverrà salvo imprevisti il 11/10/2023 al fine di tentare la risoluzione del conflitto.

 

Firmato: Lorenzo Vanni (Coordinatore Segreteria Regionale UIL FPL) e Barbara Giorgi (Delegata RSU UIL FPL Unione Comuni Circondario Empolese Valdelsa)

UIL FPL Toscana: le nostre proposte per la prevenzione delle aggressioni in ambito lavorativo ospedaliero

In seguito al 2° incontro sull’argomento del fenomeno degli atti di violenza nei confronti degli operatori del Servizio Sanitario Regionale (SSR), tra REGIONE TOSCANA e Organizzazioni Sindacali del Comparto Sanità, il Sindacato UIL FPL Toscana presenta le seguenti proposte per poter prevenire e ridurre questo fenomeno dai risvolti preoccupanti che sta flagellando il nostro SSR.

Premessa

La UIL FPL ritiene di fondamentale importanza promuovere una cultura della salute e sicurezza tra il personale del SSR, creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti del SSR si sentano sostenuti, sicuri e protetti e combattere la violenza e gli abusi nei confronti degli operatori sanitari, riconoscendo il grave impatto negativo sulla salute e sul benessere delle persone.

Le nostre proposte

  1. Cultura della salute e sicurezza

Promuovere la formazione e l’informazione del personale e degli utenti sul fenomeno delle aggressioni in ambito sanitario, investire sulla presa di coscienza del fenomeno e sottolineare a tutto il personale l’importanza di segnalare qualsiasi atto di violenza. Denunciare deve diventare un dovere per tutti i lavoratori.

– Fondamentale deve essere l’istituzione in ogni Aziende Ospedaliere e ASL del SSR di tavoli tecnici specifici presso le Prefetture sul fenomeno delle aggressioni che coinvolgano le OO.SS. e tutti gli attori della salute e sicurezza sul lavoro comprese le figure dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) ed RLS di sito ospedaliero.

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Fantappiè (UIL): “Difficoltà di reperimento del personale? Basta lavoro povero e precario, occorre pagare e valorizzare le professionalità più ricercate”

I dati evidenziati dal rapporto della Camera di Commercio di Firenze sull’occupazione in Toscana non fanno che confermare una tendenza negativa che, ahimé, non scopriamo di certo oggi. I numeri mostrano un’enorme difficoltà di reperimento del personale evidenziando inevitabilmente il fallimento dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Un fallimento certificato anche da ARTI, l’apposita agenzia regionale per l’impiego: secondo loro, ogni cento domande di lavoro si riesce ad evaderne solo 27.

Perchè delle oltre 11mila assunzioni programmate dalle aziende fiorentine oltre la metà si prevede che rimarrà inevasa? Noi non crediamo che l’unico motivo sia solo la latitanza delle professionalità in oggetto, come operai edili, meccanici, manutentori e operatori nell’estetica, nel turismo e nella ristorazione.

Purtroppo si continua ad offrire lavoro precario con contratti di lavoro pirata, non firmati dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative e gravemente carenti sul piano dei salari e dei diritti. Questo porta una grandissima quantità di lavoro povero nella nostra regione, con stipendi che non raggiungono i mille euro netti al mese e diritti che molte volte sono più latitanti delle suddette professionalità.

Se a questo aggiungiamo che in molti di questi settori vige una frequente assegnazione delle attività in appalto e subappalto, in cui si determinano situazioni di lavoro ancor meno tutelanti, il quadro diventa ancor più chiaro.

Chiaramente aggiungiamo a questo problema un’altra importante carenza, quella di un maggior adeguamento della formazione scolastica alle esigenze del mondo del lavoro: occorre capire e studiare l’evoluzione delle professionalità e del loro impiego, al fine di non far viaggiare formazione e occupazione su due binari paralleli e quindi non convergenti. In questo troviamo un esempio virtuoso negli ITS, degli istituti con livelli di occupabilità altissima – oltre l’80% – raggiunti proprio grazie al suddetto adeguamento della formazione, considerato che sono le stesse aziende a contribuire a quest’ultima.

Crediamo inoltre che sia opportuno dare più valore alle professionalità più ricercate, pagandole e valorizzandole di più, sia da un punto di vista retributivo che formativo e normativo, per far fronte alla folta concorrenza presente. Occorre dare stabilità contrattuale ed economica ai lavoratori, occorre dar loro ogni diritto acquisito in anni di lotta e contrattazione collettiva, occorre dar loro la sicurezza necessaria a farli tornare a casa ogni sera.

Paolo Fantappiè, Segretario Generale UIL Toscana

L’incontro con i coordinamenti territoriali della UIL in Toscana

Stamattina, nella sede centrale della UIL Toscana in via Corcos a Firenze, si è tenuto un incontro con tutti i 𝐜𝐨𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐢 della UIL presenti nella nostra regione.

Nel suo intervento il Segretario Generale della UIL Toscana 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐅𝐚𝐧𝐭𝐚𝐩𝐩𝐢𝐞̀ ha prima aggiornato l’assemblea su quelle che sono le posizioni politiche nazionali, soprattutto sul 𝐩𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ e sulla prossima 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨 ma anche sulla 𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 che è’ già in atto sui luoghi di lavoro con molte assembleee organizzate dalla stessa UIL.

In secondo luogo Fantappiè ha voluto approfondire tutte le prossime iniziative organizzate dalla UIL Toscana, soffermandosi in particolar modo sull’importanza della 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚 offerta a RSU, delegati, quadri e dirigenti nei prossimi mesi di ottobre e novembre.

Fantappiè ha toccato anche l’argomento 𝐬𝐞𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐚𝐥𝐢 UIL, annunciando il restyling delle stesse per renderle più gradevoli e confortevoli, riducendo fortemente la produzione di documenti cartacei e valorizzando la procedura di 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.

Infine, l’argomento 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢: ad oggi è molto importante capire come i servizi offerti dai centri di assistenza fiscale, dai patronati, dalle associazioni di consumatori e da tutto il resto dell’”universo UIL” possono 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐢 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢, visto l’aumento vertiginoso dell’automazione anche in questo campo, e come sia importante sviluppare una gestione manageriale di forte efficacia ed efficienza per la stessa 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ dei servizi.

Senza assunzioni si chiudono i servizi: la Rsu respinge al mittente il piano presentato dall’Usl Toscana Centro. Rinnovo del contratto a rischio per 180 interinali. Senza risposte, in arrivo mobilitazioni

E’ stato presentato alla RSU nei giorni scorsi il piano dei fabbisogni di personale, che prevede non solo il mancato reintegro del turn over pensionistico 2023, ma la concreta possibilità di non rinnovare 180 contratti di lavoratori interinali di vari ruoli e profili, oltre a una riduzione del numero degli addetti presenti in Azienda nei prossimi tre anni.
Un piano vergognoso che la RSU rispedisce al mittente, che assolutamente non può essere accettato senza l’indicazione anche del numero dei posti letto da chiudere a seguito di questa diminuzione di personale.

Da anni, ma soprattutto dopo la fine dell’emergenza pandemica, abbiamo assistito a uno strisciante tentativo da parte dell’Azienda sanitaria di smantellare gli standard assistenziali più vantaggiosi per i dipendenti, presenti in alcuni ospedali aziendali, che garantivano a tutti gli operatori delle degenze ospedaliere di godere dei giusti riposi previsti dal Contratto nazionale di lavoro, oltre a offrire prestazioni assistenziali di alta qualità.

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L’incontro con le categorie presenti sul territorio

Questa mattina, nella sede centrale della UIL Toscana in via Corcos a Firenze, si è tenuto un importante 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐞 regionali.

Nell’incontro il Segretario Generale 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐅𝐚𝐧𝐭𝐚𝐩𝐩𝐢𝐞̀ ha aggiornato l’assemblea sui più importanti argomenti confederali, come l’attuale 𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, che ci vede protagonisti tra i lavoratori sulle principali tematiche relative al salario, alle pensioni e alla sanità.
Il segretario Fantappiè ha evidenziato anche cosa abbiamo chiesto che ci debba essere nella prossima 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨, a partire dall’abbattimento del cuneo fiscale, alla detassazione dei rinnovi contrattuali ed aziendali, fino alla rivalutazione delle pensioni con il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale.

Nei prossimi mesi avranno luogo tutta una 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 della UIL Toscana: da quelle sulla 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 – con giornate specifiche per corsi indirizzati ai delegati, ai quadri ed ai RLS – fino a una convention nei prossimi 3 e 4 ottobre con tutti i dipendenti di CAF e ITAL, passando dalle iniziative relative all’incrocio tra 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐞 𝐨𝐟𝐟𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨, all’apertura di uno sportello 𝐌𝐨𝐛𝐛𝐢𝐧𝐠 𝐞 𝐒𝐭𝐚𝐥𝐤𝐢𝐧𝐠 e ad una 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 che coinvolga i nostri giovani.

Inizia il percorso del Viaggio della Memoria

Da oggi inizia ufficialmente il 𝐕𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 per decine di ragazzi della UIL da tutta Italia, tra cui anche tre dalla Toscana: 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐡𝐢, 𝐍𝐚𝐝𝐢𝐫 𝐑𝐚𝐝𝐢 𝐞 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐈𝐦𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢.

Un percorso che culminerà nel 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐚𝐝 𝐀𝐮𝐬𝐜𝐡𝐰𝐢𝐭𝐳-𝐁𝐢𝐫𝐤𝐞𝐧𝐚𝐮 del prossimo ottobre, in cui i ragazzi potranno toccare con mano gli orrori e le follie della barbarie nazista.

Un’esperienza unica, che indubbiamente arricchirà i giovani partecipanti. Nella speranza che ognuno di loro possa tornare con una consapevolezza diversa non solo del passato, ma anche del presente.

Museo Pecci, lettera aperta dei dipendenti: “Nessun piano di risanamento può legittimare i licenziamenti. Preoccupati per la gestione quotidiana e i danni d’immagine.

In questi giorni abbiamo visto le più diverse prese di posizione sul Centro Pecci, la sua storia e la sua crisi attuale.

Sono state ascoltate dai media varie persone, più o meno addentro al sistema dell’arte contemporanea e vicine al Centro Pecci.

Con rammarico constatiamo come alcune di queste persone abbiano espresso le loro opinioni senza avere tutti gli elementi per esprimersi. Crediamo dunque che mai come adesso sia necessario che la voce dei lavoratori del Centro Pecci sia ascoltata, anche perchè la reputazione del museo è danneggiata da alcuni di questi commenti e questo si riverbera inevitabilmente sulla professionalità di noi tutti.

Crediamo che nessun piano di risanamento possa legittimare il licenziamento dei nostri due colleghi e vogliamo sottolineare come non rinveniamo nessuna programmazione o chiarezza progettuale nella direzione che il Centro Pecci continua a perseguire in questo momento.

Ciò che ci è dato vedere è che sono state prese delle decisioni che hanno condotto all’attuale crisi finanziaria, perché una debolezza strutturale è sì rintracciabile, ma un disavanzo di tale portata non è stato mai vissuto dal museo, quantomeno dagli anni del suo ampliamento, il 2016.

Come dipendenti del Centro Pecci abbiamo chiesto che i Soci della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana prendessero una posizione, e ottenuto un incontro per il quale ringraziamo Comune e Regione. Siamo tuttavia estremamente preoccupati da quanto leggiamo quotidianamente nei giornali – accordi evidentemente sfavorevoli per la FACT, possibili esborsi per cause legali – e per l’attuale gestione quotidiana del personale e dell’attività del museo. 

Per questo torniamo a rivolgerci ai Soci pubblici quali garanti di un patrimonio che non può essere disperso, perché svolgano il loro ruolo di controllo e indirizzo e prendano tutte le decisioni indispensabili a tutelarlo.

I dipendenti del Museo Pecci