UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Strage sul lavoro, Battistini (FENEALUIL Toscana) e Gambassi (FILLEA CGIL Toscana): “Paga con la vita chi non ha colpa”

FENEALUIL TOSCANA e FILLEA CGIL TOSCANA attraverso i propri Segretari Generali, Daniele Battistini e Alessia Gambassi, esprimono vicinanza alle famiglie delle vittime, stringendosi attorno al loro dolore. Un pensiero va ai compagni di lavoro che hanno visto strappare la vita dei colleghi all’interno del cantiere; tanta è la rabbia perché i numeri degli infortuni registrati in edilizia sono inaccettabili.

In un paese che vuole definirsi civile come il nostro, in una democrazia fondata sul lavoro non può esserci più spazio per tragedie come quella avvenuta a Firenze.

Nell’attesa che vengano chiarite le dinamiche dell’incidente da parte dagli organismi preposti, riteniamo che all’origine degli infortuni non ci sia mai solo fatalità o sfortuna. Si muore per insufficienza dei controlli nei luoghi di lavoro dovuti alla carenza di ispettori : l’attuale Governo continua a rimandare decisioni importanti su questo tema, trascurando le nuove assunzioni per potenziare l’Ispettorato del Lavoro, strumento per noi fondamentale e centrale nel contrasto agli infortuni, soprattutto in una logica di coordinamento nelle attività di prevenzione insieme ad Asl, Inail ed Inps.

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CGIL e UIL: due ore di sciopero nazionale mercoledì 21 febbraio

Il crollo avvenuto, oggi, nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze è l’ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro, di cui ancora a ore di distanza non è chiara la dimensione. E’ sempre chiamato in causa il sistema dei subappalti che, in particolare nel privato, produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione, quindi sulle persone.

Nell’esprimere totale vicinanza alle famiglie delle vittime, diciamo anche con forza che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione politica per mettere in atto soluzioni concrete, a partire dai luoghi a maggior rischio come i cantieri. Ad oggi, in questo, il Governo è latitante.

La CGIL e la UIL, insieme alle Categorie degli edili e dei metalmeccanici – Fillea Cgil, Feneal Uil, Fiom Cgil e Uilm Uil – dichiarano due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio.
Inoltre, la CGIL e la UIL invitano tutte le altre Categorie a programmare nella stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro.

 

Strage sul lavoro di Firenze, Cgil-Cisl-Uil Toscana indicono sciopero generale oggi per le ultime due ore di turno

Sciopero generale regionale oggi nelle ultime due ore di turno: lo indicono Cgil-Cisl-Uil Toscana dopo la strage sul lavoro avvenuto in un cantiere di via Mariti a Firenze. 

La tragedia di oggi, così imponente nelle dimensioni, è solo l’ultima di una lunga serie. Il problema della sicurezza sul lavoro deve essere considerato prioritario: è inaccettabile che quotidianamente si parli di morti e feriti come in un bollettino di guerra, è inaccettabile che chi esce di casa per recarsi a lavoro non vi faccia più ritorno, che non riveda mai più la propria famiglia e i propri affetti.

Facciamo appello a istituzioni, mondo delle imprese e della politica, organi di controllo: basta morti sul lavoro! 

 

Uffici Stampa Cgil – Cisl – Uil Toscana

Presidio sotto la prefettura in Via Cavour per la strage di Via Mariti

Dopo i drammatici fatti di questa mattina, questo pomeriggio si è tenuto il presidio indetto da CGIL, CISL e UIL Firenze sotto alla Prefettura in via Cavour.

 

Durante la protesta, il Segretario Generale Paolo Fantappiè – insieme ai Segretari Confederali di CISL e CGIL Toscana – è salito in Consiglio Regionale per un incontro col Presidente Antonio Mazzeo.

 

Successivamente Fantappiè, il Coordinatore della UIL Firenze Leonardo Mugnaini e il Coordinatore della FENEALUIL Firenze Luca Vomero sono stati ricevuti in Prefettura.

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Sanità toscana, ieri a Firenze l’incontro tra Regione e Cgil, Cisl, Uil. Prosegue il confronto per il “tagliando” del sistema

Si è svolto ieri a Firenze, nella sede della giunta regionale toscana, un incontro tra il presidente della Regione, Eugenio Giani e Cgil, Cisl, Uil della Toscana sui temi della sanità. Ecco le dichiarazioni di commento all’incontro dei tre segretari generali, rispettivamente Rossano Rossi, Ciro Recce e Paolo Fantappiè.

Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana: “Accogliamo positivamente l’incontro di ieri e l’apertura di un confronto: ora ci aspettiamo un miglioramento delle performance del servizio sanitario pubblico della Toscana, con una contestuale riduzione della tassazione Irpef nei confronti dei cittadini della nostra regione. Respingiamo ogni taglio o riduzione di ore relative alle attività di pulizia e guardianato. Ribadiamo che il protocollo firmato dalla Regione Toscana con i sindacati confederali il 14 dicembre del 2022 – in cui si delinea chiaramente ciò che deve essere la sanità di prossimità, le liste di attesa e l’organizzazione del pronto soccorso, oltre all’assistenza domiciliare ed alle RSA – rappresenta il faro guida per una sanità pubblica di eccellenza nella Toscana. Per questo chiediamo che lo stesso debba essere rispettato ed applicato in tutte le sue parti.”

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Lavoro povero, Fantappiè: “Preoccupati per la situazione retributiva dei toscani. Nella regione ancora troppo lavoro povero ed instabile”

Esprimiamo forti preoccupazioni per la situazione retributiva di decine di migliaia di toscani – si parla di 190 mila persone – che  guadagnano meno di mille euro nette al mese e che non permette loro lo svolgimento di una vita dignitosa, di fatto facendogli oltrepassare la soglia di povertà, pur avendo un impiego. Sono lavoratori di diversi settori, appalti, turismo e servizi.

Anche i dipendenti pubblici non se la passano bene: il 40% di chi vince un concorso pubblico in Toscana, dopo pochi mesi, si dimette per i costi esorbitanti nelle città toscane rispetto allo stipendio percepito; oppure a tutti quei lavoratori in appalto e del turismo, i cui stipendi sono letteralmente da fame.

Come se non bastasse latitano i rinnovi dei CCNL, che dovrebbero permettere l’adeguamento dei salari ad un’inflazione – dell’8% nel 2022 e del 6% del 2023 – generata da decisioni aziendali legate ad un aumento del profitto a scapito di una perdita del potere di acquisto dei lavoratori negli ultimi 30 anni.

Nella nostra regione ormai da troppo tempo ci si sta allontanando da un modello di lavoro stabile e di qualità, che possa garantire lo svolgimento di una vita libera e dignitosa per sé e la sua famiglia, come recita l’art. 36 della Costituzione. In questo senso è opportuno quanto prima rinnovare i contratti nazionali, oltre ad investimenti sul territorio che generino un’occupazione di qualità capace di attrarre grandi aziende, pronte a sostenere le sfide occupazionali e tecnologiche della duplice transizione, digitale ed ecologica.

Bando rivolto alle imprese per rafforzare l’occupazione femminile

Questa mattina anche la UIL Toscana era presente nella Sala Pegaso della Giunta regionale della Toscana per la presentazione del bando rivolto alle imprese per rafforzare l’occupazione femminile, tramite la conciliazione vita-lavoro, e del progetto Vita Lavoro Toscana.
Il bando, da 7 milioni e mezzo fino al 2025, rientra tra le operazioni del Pr Fse+ e, attraverso la diffusione di piani di welfare aziendale, incoraggia l’introduzione di soluzioni innovative per la conciliazione vita-lavoro. Le misure saranno dirette sia a lavoratrici che a lavoratori working carers, ovvero persone che pur lavorando assistono familiari bisognosi di cure.
Durante la mattinata sono intervenuti l’Assessora regionale per le politiche di genere Alessandra Nardini e la Segretaria di Confartigianato Toscana (soggetto capofila) Laura Simoncini. Per le Organizzazioni sindacali è intervenuta Monica Stelloni.

 

Giornata del Ricordo

Ogni 10 febbraio l’Italia commemora il Giorno del Ricordo, onorando le vittime degli eccidi delle foibe. Questi eventi, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, hanno segnato profondamente la storia italiana.
Le foibe, voragini carsiche nell’Istria e in altre zone, furono luoghi di esecuzione per migliaia di italiani. Nonostante la gravità di tali episodi, la memoria collettiva ha spesso teso a trascurarli.
Ricordare è fondamentale per preservare la verità storica e impedire che tali tragedie si ripetano. Il Giorno del Ricordo ci invita a riflettere sul passato e impegnarci per un futuro di pace e tolleranza, usando la memoria come difesa contro ogni forma di totalitarismo.