UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

OVS/UPIM; UILTUCS Toscana: “Nessun rispetto per i diritti sul lavoro”

Dopo mesi di trattative per costruire un’organizzazione del lavoro che tenga maggiormente conto della vita personale delle numerose lavoratrici e dei tanti lavoratori, 𝐎𝐕𝐒/𝐔𝐏𝐈𝐌 (una delle società più importanti della grande distribuzione non alimentare) ha deciso di muoversi unilateralmente tentando la carta della pressione diretta su ogni singola lavoratrice. Una decisione assurda che colloca lo storico marchio della distribuzione tra le società che sono più note per la scarsa correttezza ed il basso riconoscimento dei diritti sul lavoro.

I direttori e le direttrici di OVS/UPIM sono stati chiamati dalla società a fare 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 sulle lavoratrici e sui lavoratori dei numerosi negozi della Toscana per “consigliare loro” di variare l’orario di lavoro e/o i turni in modo da ridurre le necessità di maggiore personale e aumentare la presenza nelle aperture domenicali e festive. Una pressione, quella messa in atto da OVS/UPIM verso i dirigenti, che verrà “𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢𝐚𝐭𝐚” mantenendo loro proprio quegli orari e quei turni che invece devono essere levati alle lavoratrici ed ai lavoratori.

“Insieme alle altre organizzazioni confederali stiamo tentando di costruire un 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 – spiega Marco Conficconi, Segretario Generale della UILTuCS Toscana – proprio per definire regole certe e diritti chiari. Un accordo quadro serve proprio per impedire questi comportamenti scorretti a cui la società non è nuova. Al momento non siamo riusciti a trovare un’intesa ma stiamo continuando la trattativa a cui la delegazione Toscana, numerosa e coesa, è determinata a raggiungere un’intesa. Le lavoratrici ed i lavoratori stiano tranquilli, le organizzazioni confederali stanno negoziando ma non consentiranno alla società di proseguire impunemente con le intimidazioni e le discriminazioni. Anzi, viste le numerose segnalazioni 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐚 𝐝𝐞𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 queste pressioni in ogni modo ed in ogni sede”.

Lo sciopero del trasporto aereo

𝐃𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢 𝟏𝟓 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨, 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟎 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟖, ci sarà la seconda azione di sciopero nazionale dei lavoratori dei trasporti, questa volta del settore Handling aeroportuale.

Tante le criticità, a partire da un 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐜𝐚𝐝𝐮𝐭𝐨 ormai da anni e da una 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨 importante a fronte di un numero sempre crescente di passeggeri, fino alle compagnie aeree che chiedono sempre maggiori servizi, ai lavoratori del settore, chiedendo tariffe sempre più basse.

Chiediamo il rinnovo di un contratto che preveda un 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐚𝐥𝐚𝐫𝐢 dei lavoratori, 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 di lavoro, un 𝐭𝐮𝐫𝐧𝐨𝐯𝐞𝐫 capace di rispondere alle esigenze del settore, 𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 a livelli accettabili e, infine, condizioni di 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 e serenità negli aeroporti.

Dalle ore 10,30 alle ore 12 di domani sabato 15 luglio ci sarà un 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐢𝐨 di lavoratori davanti all’aeroporto di 𝐏𝐢𝐬𝐚.

I giovani della UIL Toscana a Bergamo per la tappa di Go Beyond

Per i nostri ragazzi si conclude un’altra bella esperienza al percorso di alta formazione sindacale “𝐆𝐨 𝐁𝐞𝐲𝐨𝐧𝐝”.

Due giorni a 𝐁𝐞𝐫𝐠𝐚𝐦𝐨 in cui sono stati discussi aspetti importanti legati al 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐒𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 – in particolare l’analisi del caso lombardo – e all’𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞. La tappa si è conclusa con la visita allo stabilimento siderurgico 𝐓𝐞𝐧𝐚𝐫𝐢𝐬 𝐚 𝐃𝐚𝐥𝐦𝐢𝐧𝐞, fulcro della storia dell’acciaio in Italia.

Per la UIL Toscana erano presenti 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐡𝐢, 𝐍𝐚𝐝𝐢𝐫 𝐑𝐚𝐝𝐢 𝐞 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐈𝐦𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢. Complimenti ragazzi!

Lo sciopero delle Lavoratrici ed i Lavoratori della Residenza Socio Sanitaria Assistita e del Centro Diurno Le Civette

Questa mattina le Lavoratrici ed i Lavoratori della Residenza Socio Sanitaria Assistita e del Centro Diurno 𝐋𝐞 𝐂𝐢𝐯𝐞𝐭𝐭𝐞 (sita nel plesso S. Salvi a Firenze) 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 per denunciare le carenze organizzative della Cooperativa Sociale Proges e per sollecitare le Istituzioni locali a farsi parte attiva nel rivendicare quanto da loro stabilito nel Bando di Appalto. A tutela degli Ospiti Residenti, di tutte/i gli Operatori della Struttura, per un sistema pubblico che effettivamente governi la domanda di assistenza.

Fino a poco tempo fa 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐯𝐚 𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐠𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈𝐧𝐟𝐞𝐫𝐦𝐢𝐞𝐫𝐞 nel turno notturno, gli Operatori Socio Sanitari erano (e sono tutt’ora) 𝐨𝐛𝐞𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨. Da qualche decina di giorni la figura infermieristica è divenuta attiva anche durante la notte ma 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 degni di tale nome.
Manca tutt’ora la figura dell’infermiere nel Centro Diurno. A tal proposito denunciamo che la Cooperativa fa intervenire la figura infermieristica presente nella Struttura Residenziale presso il Centro Diurno “al bisogno” e per effettuare le consuete e quotidiane terapie agli Ospiti.

Denunciamo, infine, che le Lavoratrici ed i Lavoratori non hanno avuto, ad oggi, 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐞𝐝 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐏𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐈𝐧𝐜𝐞𝐧𝐝𝐢, così come per l’𝐇𝐂𝐂𝐏 ed il 𝐑𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 per la Sicurezza coincide con la figura di un funzionario della Cooperativa e 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐨𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢.

Lo sciopero dei forestali

Domani 𝐯𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢̀ 𝟏𝟒 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 sciopero di otto ore per i circa 400 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐥𝐢 della Toscana, con un presidio in piazza Duomo, a 𝐅𝐢𝐫𝐞𝐧𝐳𝐞, davanti alla Regione, dalle ore 9:30 alle ore 12.
A proclamare l’agitazione, per sollecitare il rinnovo del contratto integrativo regionale scaduto a dicembre 2022, “dopo mesi di trattative e il rimpallo di responsabilità sulle risorse necessarie al rinnovo”, erano state 𝐅𝐚𝐢-𝐂𝐢𝐬𝐥, 𝐅𝐥𝐚𝐢-𝐂𝐠𝐢𝐥 𝐞 𝐔𝐢𝐥𝐚-𝐔𝐢𝐥 della Toscana, al termine dell’attivo unitario dei delegati del settore forestale, svoltosi giorni fa.

Le organizzazioni sindacali hanno deciso di confermare lo sciopero dopo l’infruttuoso incontro avvenuto recentemente con il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e così spiegano le ragioni di questa decisione.

“Dopo un anno di richieste di convocazione al presidente Giani, di innumerevoli contatti con ANCI e con l’assessora alla forestazione Saccardi il presidente Giani si è deciso a riceverci, con un preavviso di poche ore. Solo per rispetto dei lavoratori e delle lavoratrici che rappresentiamo, ci siamo resi disponibili ad un incontro convocato fuori tempo massimo.
“Unico scopo ed unico obiettivo era avere le garanzie reali a terminare questa inutile farsa sul reperimento delle risorse economiche per il rinnovo contrattuale tra Regione ed ANCI a scapito degli operai forestali toscani. Purtroppo non ci sono state date risposte positive sulla messa a disposizione delle risorse per il rinnovo del contratto in tempi brevi.
[…]

Con queste premesse è inevitabile 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐟𝐞𝐬𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 di venerdì 14 luglio, all’interno del quale viene 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐦𝐢𝐧𝐢𝐦𝐨 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐝𝐢𝐨 𝐛𝐨𝐬𝐜𝐡𝐢𝐯𝐨; ogni altra tipologia di lavoro che dovesse essere assegnata agli operai forestali in modo forzoso da parte degli enti, non è un servizio essenziale e sarà recepita come attività antisindacale”.

Anche un secondo è troppo!

Se la molestia – in questo caso una palpata – dura meno di dieci secondi non è reato. Così ha stabilito negli scorsi giorni il Tribunale di Roma, giudicando il caso di una studentessa contro un bidello.

𝐍𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨: ogni molestia è reato indipendentemente da quanto duri. In questo la sentenza segna un precedente molto negativo, che non solo conferma il chiaro problema che questo Paese ha nel valutare e giudicare la violenza di genere, ma che va a peggiorare ulteriormente la situazione.

Noi non diciamo che 10 secondi sono troppi. 𝐍𝐨𝐢 𝐝𝐢𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨! 𝐋𝐚 𝐦𝐨𝐥𝐞𝐬𝐭𝐢𝐚 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐞̀ 𝐫𝐞𝐚𝐭𝐨!

– 𝐋𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐌𝐞𝐧𝐜𝐨𝐧𝐢, Segretaria Confederale UIL Toscana con delega alle Pari Opportunità.

Anche la UIL Toscana presente all’incontro col Presidente Giani e il Generale Figliuolo

Anche la UIL Toscana e le categorie di riferimento hanno partecipato all’𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 di ieri con il Presidente della Regione 𝐄𝐮𝐠𝐞𝐧𝐢𝐨 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐢 e il 𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐅𝐢𝐠𝐥𝐢𝐮𝐨𝐥𝐨, Commissario governativo per la ricostruzione post-alluvione.

Il tavolo che si è costituito tra 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐢 e 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 ha l’obiettivo di gestire al meglio le risorse per la ricostruzione, in stretta connessione con tutti gli 𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 più colpite.

Nell’intervento della nostra organizzazione è stato sottolineata 𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐢 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚 nel dare aiuto alla cittadinanza, insieme al 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐢𝐯𝐢𝐥𝐞 della Regione, con la speranza di ricostruire al meglio le due 𝐢𝐧𝐟𝐫𝐚𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 necessarie alla popolazione e alle imprese al fine di consolidare la presenza in 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐧𝐚 importanti per il nostro territorio.

Ringraziamo il Generale Figliuolo e il Presidente Giani per la costituzione di questo 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐭𝐚𝐯𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨.

Lo sciopero Trenitalia – Italo

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢, 𝐢𝐥 𝟏𝟑 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟑.𝟎𝟎 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟓.𝟎𝟎, 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐢, 𝐢𝐧𝐝𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐚 𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐓𝐫𝐞𝐧𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐨-𝐍𝐭𝐯. A proclamare l’astensione dal lavoro per le due società sono state, unitariamente, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal.

Per quanto riguarda 𝐓𝐫𝐞𝐧𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚, denunciano le organizzazioni sindacali, “dopo la prima azione di sciopero dello scorso 14 aprile permangono le 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐚𝐥𝐞. Serve un adeguato piano di assunzioni, un maggiore equilibrio nella programmazione dei turni degli equipaggi favorendo della conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata, il rilancio del settore manutenzione”, settore in grave difficoltà in Toscana, “e ridare centralità alla rete vendita e assistenza ai passeggeri e investimenti tecnologici, crescita professionale e percorsi formativi per tutto il personale degli uffici.”

Al centro dello 𝐬𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐨-𝐍𝐭𝐯 c’è il rinnovo del contratto, scaduto a dicembre 2021: “La 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 – dicono i sindacati – ha subito a maggio, dopo undici mesi di serrato confronto, un brusco stop e rimane ad oggi in una 𝐟𝐚𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨. Le motivazioni alla base dello sciopero riguardano in particolare l’insufficienza della proposta economica in relazione ad un equo apprezzamento degli elementi salariali variabili, anche quando connessi alla flessibilità richiesta dalla società fino al perfezionamento delle tabelle dei minimi salariali, in linea con quanto stabilito dal Ccnl Mobilità/Attività Ferroviarie”.