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Tre morti sul lavoro in 24 ore, Montaghi: “L’indifferenza non è soluzione, solo un alibi per evitare di assumersi responsabilità. Serve un cambio di passo”

“Ancora una volta ci troviamo di fronte a una tragedia che si sarebbe potuta evitare. Tre morti in 24 ore sul lavoro, un dato che scuote e indigna. Tra le vittime, Umberto Rosito, 38 anni, padre di famiglia, travolto ieri da un mezzo pesante mentre lavorava sulla carreggiata dell’A1 nei pressi di Orvieto, che lascia una moglie e una bambina di tre anni.

Quante altre vite dovranno spezzarsi prima che le istituzioni e le imprese comprendano che la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta? Non possiamo più permetterci di perdere tempo. Ogni giorno di ritardo nelle misure di prevenzione, nei controlli e nella formazione è un giorno in cui si mette a rischio la vita di chi lavora. L’indifferenza non è mai stata una soluzione, ma solo un alibi per evitare di assumersi responsabilità.

Ribadiamo la necessità di un cambio di passo immediato: servono norme più stringenti, maggiori controlli e un impegno concreto da parte di tutti per fermare questa strage silenziosa.”

 

Federica Montaghi (Coordinatrice Sicurezza sul Lavoro UIL Toscana)