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Sanità, risorse a rischio. La Toscana faccia sentire la sua voce

Camelli (Uil Toscana): “Dal governo parole poco rassicuranti sul finanziamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, senza il quale ci sarà un arretramento pesante del sistema pubblico. Il sindacato pronto alla mobilitazione”

Sanità


In questi giorni è tornato alla ribalta il tema del finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale. Il Presidente del Consiglio ha usato parole poco rassicuranti affermando che non ci saranno tagli ma solo meno incrementi. Ciò significa che il finanziamento dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza approvati di comune accordo tra Governo e Regioni è a rischio, così come il Piano nazionale delle Cronicità.

Qualora venisse meno quel finanziamento di oltre 1 miliardo di euro il risultato sarebbe un pesante arretramento della Sanità Pubblica. Se non si attuano i nuovi LEA si blocca anche la riorganizzazione della rete ospedaliera e di quella territoriale lasciando il sistema in mezzo al fiume: un fiume di guai.

E anche per la Toscana saranno tempi bui

In questi mesi, dopo la riforma toscana, le Aziende hanno impiegato ingenti risorse per progettare ed iniziare una riorganizzazione coerente con lo sviluppo di servizi territoriali capaci di prendersi carico di bisogni che non troveranno più soddisfazione negli ospedali e se si ferma la macchina sarà un disastro interamente scaricato sulle spalle dei cittadini e delle famiglie.

Auspichiamo una decisa presa di posizione delle Regioni, a cominciare dalla Toscana, volta al rispetto degli impegni definiti con il Governo.

Il Sindacato Confederale farà la sua parte mobilitando le proprie energie per garantire alla Sanità Pubblica i necessari finanziamenti finalizzati allo sviluppo dei servizi e del personale.

Paolo Camelli
Coordinatore Regionale Sanità per la Uil Toscana
Firenze, 10 gennaio 2017