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Sanità livornese, allarme di Cgil-Cisl-Uil e appello alla Regione

Liste d’attesa lunghe, Case della Salute inesistenti, posti letto sotto la media, impasse sull’Ospedale. Appello alla Regione dei sindacati provinciali e regionali

Sanità

“C’è una grave situazione di stallo sul territorio livornese a seguito della mancata applicazione di quella che viene definita ‘Riforma Sanitaria Toscana’, ed a causa del venir meno degli impegni istituzionali che in passato erano stati assunti in merito al rispetto delle tempistiche di attuazione. Tutto ciò crea non pochi problemi ai cittadini”: sanità livornese, è questo l’allarme che lanciano le segreterie Provinciali e Regionali Confederali di CGIL CISL e UIL, insieme alle categorie dei Pensionati e della Funzione Pubblica.

Le sigle sindacali fanno un elenco delle criticità: “Ad oggi stenta ancora a decollare non solo la soluzione rispetto ad un Ospedale che sia in linea con le nuove esigenze messe in campo e che risponda a requisiti di sicurezza ed efficienza ma, cosa ancor più grave, vista la scelta del modello di intensità di cura negli ospedali, non è stata ancora attuata tutta la parte inerente la continuità territoriale che risulta indispensabile per un sistema sanitario correttamente integrato. Le Case della Salute, che nel nuovo sistema sanitario sono a completamento di quell’assistenza che vede sinergie tra ospedale e territorio, a Livorno sono inesistenti, senza dimenticare la mancanza dei posti letto per le cure intermedie e l’annoso problema delle liste di attesa. In questo quadro l’Ospedale di Livorno si trova al di sotto della media nazionale dei posti letto e, non riuscendo a recuperare un numero significativo di mobilità passive, è ulteriormente penalizzato da un punto di vista delle risorse umane e finanziarie disponibili”. Inoltre, proseguono, “l’assenza di una decisione chiara sulla rete ospedaliera di Area Vasta determina forti disagi tra operatori e cittadini per cui si rende necessario ed urgente un confronto sul PAL che espliciti il ruolo di Livorno”.

Dai sindacati arrivano alcune richieste alla Regione: “In particolare serve un chiarimento, insieme a tutte le specialistiche, sul ruolo della Neurochirurgia e del ventilato Polo Traumatologico, nonché della stessa CH Vascolare e dell’emodinamica. Il tutto sulla base del principio, ci preme ribadirlo, che CHI FA CHE COSA E DOVE è una decisione che compete ai livelli di governo rappresentativi dei Cittadini in un confronto trasparente con le rappresentanze sociali e sindacali come vuole la legislazione Toscana. Pertanto, chiediamo che i cittadini livornesi siano dotati di tutte le strutture necessarie previste dalla riforma in tempi celeri e che nell’attesa che si creino le strutture adeguate, si provveda da subito ad incrementare gli attuali posti letto, adeguando i livelli assistenziali e gli organici”.

La questione sanità fa parte a pieno titolo della piattaforma avanzata da CGIL, CISL e UIL Livorno in preparazione di una mobilitazione generale del territorio. Lunedì 22 maggio le tre sigle sindacali consegneranno all’assessore regionale Stefania Saccardi, che sarà presente ad una inaugurazione all’interno dell’Ospedale, un documento di analisi e proposte sul tema.