Piattaforma unitaria CGIL-CISL-UIL
Piattaforma unitaria per il confronto con le Amministrazioni Comunali e la Provincia di Firenze
BILANCI, FISCALITÀ LOCALE, SERVIZI E TARIFFE
Premessa
Nel territorio della Provincia di Firenze si è realizzata in questi anni una significativa attività di concertazione/contrattazione tra gli enti locali e le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL .
Il confronto si è concentrato prioritariamente su:
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l’analisi e il confronto sui bilanci comunali
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l’applicazione ormai generalizzata degli indicatori ISEE per le varie prestazioni sociali e per i servizi di competenza dei comuni
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la partecipazione e il confronto sulle scelte di politica socio-sanitaria nell’ambito delle competenze e delle attività delle SdS
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la diffusione e la qualità dei servizi socio-educativi
CGIL CISL UIL, considerando complessivamente positiva e utile per i cittadini ed i lavoratori l’esperienza realizzata, intendono proseguire e sviluppare la contrattazione sociale nel territorio, avendo una specifica attenzione ai momenti di verifica e rendicontazione delle scelte operate nei territori.
Le Amministrazioni comunali nella quasi totalità sono nella fase iniziale del mandato. Anche per questa ragione alcuni obbiettivi indicati in questo documento sono specificamente riferiti alle scelte del bilancio 2010, mentre per altri si può necessariamente e utilmente prospettare un più lungo e comunque definito arco temporale di attuazione, in riferimento al mandato amministrativo.
In questa prospettiva la seconda parte della piattaforma è un contributo unitario sulle infrastrutture necessarie allo sviluppo del territorio che è parte integrante del presente documento.
CGIL CISL UIL ritengono che il confronto con i Comuni debba considerare ed evidenziare alcuni precisi riferimenti di contesto:
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la grave crisi economica ed occupazionale che nel nostro territorio colpisce duramente la base produttiva , il lavoro ed il reddito di lavoratori e famiglie, con un rischio concreto, già in parte documentato, di impoverimento delle persone e delle comunità.
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La necessità di certezze e di ampia condivisione delle prospettive di evoluzione del sistema istituzionale per portare a compimento l’attuazione della riforma costituzionale dell’ordinamento in senso federale, con le dirette implicazioni sulla natura, gli assetti e il funzionamento del Welfare.
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Le difficoltà gravi ed evidenti derivanti dai tagli di risorse previsti dal governo nella manovra finanziaria che coinvolgono direttamente gli enti locali in ambiti di specifica competenza, come il trasporto pubblico, politiche giovanili, fondo per le politiche sociali, edilizia scolastica. A questo si aggiungono la mancata compensazione dell’ ICI ed i vincoli imposti dal patto di stabilità che ostacolano o impediscono i necessari e possibili investimenti a sostegno dell’economia del territorio.
In tale contesto, per il confronto sui bilanci di previsione 2010 dei Comuni, CGIL CISL UIL individuano come priorità la tutela dei redditi medio bassi e contrasto all’impoverimento delle persone e delle famiglie per garantire e sviluppare equità e coesione sociale.
Politiche delle tariffe e sostegno al reddito
In coerenza con l’obbiettivo sopra indicato si ritiene necessario:
- mantenere invariate le tariffe dei servizi a domanda individuale e comunque, a fronte di particolari situazioni, contenere eventuali aumenti, resi necessari nel quadro di trasparenti e condivisi equilibri di bilancio, all’indice ISTAT, con contestuale revisione e adeguamento delle fasce ISEE;
- procedere ad omogeneizzare, per quanto possibile, l’utilizzo dell’ISEE e le condizioni di compartecipazione;
- attivare specifici momenti di confronto sui piani industriali con i soggetti gestori di servizi universali (acqua, luce, gas, rifiuti e trasporto pubblico). Si ritiene comunque necessario intervenire per recuperare gli effetti degli aumenti sui nuclei familiari più numerosi, tenendo conto del reddito delle famiglie e, dove possibile, premiare i comportamenti collegati alla raccolta differenziata dei rifiuti e al risparmio nel consumo dell’acqua;
- prevedere specifici interventi a sostegno del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti in crisi aziendali e comunque colpiti nella propria capacità economica a seguito della pesante emergenza occupazionale. A tale scopo è preventivamente necessario una puntuale verifica sugli effetti delle azioni concordate nella scorsa sessione di bilancio e di quanti cittadini abbiano effettivamente beneficiato delle agevolazioni previste. In ogni caso eventuali risorse non utilizzate devono essere destinate ad incrementare i fondi destinati al proseguimento e/o introduzione di nuove misure di sostegno da definire in sede di confronto sui bilanci 2010.
Su questo tema CGIL CISL UIL evidenziano l’opportunità di perseguire una tendenziale omogeneità delle misure nei Comuni quanto meno a livello di zona per contenere discrepanze e differenze di opportunità in una fase di obbiettiva e diffusa emergenza.
È altresì importante migliorare l’informazione sull’insieme dei provvedimenti e prevedere procedure semplificate di accesso alle agevolazioni anche attraverso la possibilità di integrare le dichiarazioni ISEE in presenza di nuovi elementi che determinino riduzione del reddito (CIG, disoccupazione….);
- occorre proseguire e sviluppare la lotta all’evasione/elusione fiscale con l’intensificazione e l’affinamento dell’azione di controllo, prevedendo che le risorse recuperate siano esplicitamente destinate alle politiche sociali.
E’ questa una condizione prioritaria per una vera equità nella fruizione del welfare.
Casa e governo del territorio
La situazione di crisi acuisce il problema abitativo di una significativa fascia di popolazione residente nel nostro territorio.; CGIL CISL UIL , ribadendo la necessità di interventi pluriennali, soprattutto per rispondere al bisogno di alloggi per giovani coppie, studenti, famiglie in difficoltà , considerano necessario e urgente procedere alla fase attuativa, di competenza dei Comuni, degli ultimi provvedimenti della regione Toscana in materia abitativa, con particolare riferimento alle nuove misure di specifico interesse sociale.
CGIL CISL UIL, pur consapevoli della oggettiva difficoltà conseguente alla riduzione delle risorse trasferite ai comuni, chiedono il rifinanziamento del Fondo sostegno affitti per l’anno 2010 in misura almeno uguale all’anno 2009 rivalutata dell’indice ISTAT.
Servizi educativi per infanzia
Il nostro territorio presenta sia sul piano quantitativo che della qualità una importante rete di servizi educativi per l’infanzia. La domanda però è in forte aumento e richiede lo sviluppo degli interventi secondo le diverse tipologie dei servizi. In particolare si ritiene necessario:
- eliminare o ridurre ulteriormente le liste di attesa programmando nuovi asili nido e servizi integrativi per l’infanzia;
- ricercare e favorire lo sviluppo di asili nido preferibilmente interaziendali, oggetto di specifici provvedimenti, garantendo sempre la fruizione del servizio anche alla popolazione residente e l’apertura al territorio.
Considerando che i servizi educativi sono gestiti sia da soggetti pubblici che dai privati accreditati, assumono particolare importanza le funzioni pubbliche di controllo sulla qualità dell’ offerta educativa , la distribuzione territoriale , le condizioni ambientali interne e esterne ai servizi , la professionalità e la formazione in servizio delle operatrici e degli operatori.
L’autonomia scolastica è ormai una realtà, ma le scuole vivono le difficoltà gravi conseguenti ai pesanti tagli delle risorse con un oggettivo impoverimento dell’offerta formativa.
Gli Enti Locali, pur direttamente coinvolti in questi problemi per le evidenti ricadute sociali , non possono essere chiamati a sopperire a interventi che lo Stato riduce, senza alcuna risorsa aggiuntiva disponibile. Tuttavia le scelte e gli interventi degli Enti Locali in materia di istruzione costituiscono da sempre un aspetto decisivo della qualità della scuola e del sistema formativo.
CGIL CISL UIL , ribadendo la necessità di garantire gli attuali standard nei servizi scolastici e del diritto allo studio , propongono l’apertura di specifici momenti di confronto finalizzati ad una analisi dei bisogni formativi del territorio, ai punti di eccellenza e alle criticità presenti.
L’obbiettivo è la predisposizione di patti e protocolli territoriali a livello di zona che accompagnando gli strumenti di programmazione esistenti individuino su una scala territoriale adeguata obbiettivi, interventi, modalità condivise tra i diversi soggetti istituzionali e locali sui vari aspetti del sistema formativo territoriale anche attraverso un confronto con altri livelli istituzionali (Regione, Amministrazione scolastica, Provincia).
Servizi socio-educativi
Tendendo anche in questo settore ad un approccio integrato su basa intercomunale e di zona, si ritiene necessaria una puntuale ricognizione sugli interventi socio-educativi e assistenziali rivolti ai minori in situazioni di disagio sociale o portatori di handicap : centri diurni, residenziali, sostegno educativo e familiare, sostegno ed integrazione scolastica.
Tale confronto potrà realizzarsi, secondo le competenze attribuite anche in sede di Società della Salute.
Servizi per le persone non autosufficienti
Sono servizi sempre più necessari visto l’andamento demografico del nostro territorio.
Chiediamo ai Comuni di mantenere gli stessi stanziamenti degli anni precedenti e di considerare i corrispondenti finanziamenti della Regione Toscana come integrativi e non sostitutivi di quelli locali, in modo da garantire adeguati livelli di tutela a sostegno dei cittadini più deboli e delle famiglie.
Inoltre va proseguito il percorso iniziato a sostegno della domiciliarità per creare un sistema di servizi flessibile e moderno rispondente a bisogni sempre più complessi e articolati delle famiglie.
Qualità dei servizi e qualità del lavoro
CGIL CISL UIL considerano un dato acquisito e condiviso la stretta relazione tra la qualità del lavoro (competenze, tipologie contrattuali, relazioni sindacali, aggiornamento, valorizzazione professionale degli operatori) e la qualità dei servizi.
È evidente che i vari servizi socio-educativi e assistenziali, ad alta intensità relazionale, richiedono specifiche competenze e caratteristiche difficilmente compatibili con la diffusa, prolungata e talvolta permanente condizione di precarietà dei lavoratori e con tipologie contrattuali caratterizzate da scarse tutele e dall’assenza di incentivi professionali.
In questo quadro occorre perseguire i percorsi di stabilizzazione del personale secondo piani concertati con le OO.SS di categoria.
Per il personale dipendente da soggetti imprese , associazioni, cooperative che gestiscono servizi di competenza dei comuni, si ritiene necessario:
- l’azione puntuale di controllo della qualità anche attraverso specifiche azioni di verifica e sostegno della professionalità del personale impegnato
- una particolare attenzione alle tipologie contrattuali attivate dai soggetti affidatari dei servizi per le dirette ricadute sulla qualità degli stessi , contrastando una corsa al ribasso che costituisce spesso una vera forma di dumping contrattuale.
CGIL, CISL e UIL di Firenze ribadiscono il loro giudizio negativo sul meccanismo previsto attualmente per il calcolo delle tariffe di acqua e rifiuti che scarica automaticamente i costi sui cittadini.
Anche perché i costi di gestione sono determinati in parte dai “costi della politica”, intesi come ritardi nelle decisioni (costruzione degli impianti, ecc.) che provocano inefficienze nel ciclo industriale della produzione dei servizi.
Sono necessari pertanto una maggiore informazione e l’apertura di un confronto sui piani industriali delle aziende partendo dai singoli comuni proprietari, con riferimento ai costi generali, ai costi della manutenzione della rete, agli utili garantiti, ecc.
In considerazione del particolare momento di crisi economica CGIL CISL UIL di Firenze ribadiscono la necessità di deroghe al patto di stabilità interno finalizzate a consentire investimenti per opere immediatamente cantierabili e ad effettuare pagamenti per prestazioni già realizzate.
Si tratta di efficaci misure anticicliche in grado di dare respiro sul territorio ad aziende e lavoratori.
Infine in relazione al caso specifico di Firenze riteniamo ingiusto che i costi dei servizi che sono erogati a tutti coloro che utilizzano la città ricadano solo sui cittadini fiorentini.
Devono essere individuate delle congrue compensazioni economiche da parte dello Stato anche in considerazione della natura di città d’arte di Firenze.
INFRASTRUTTURE FUNZIONALI E MATERIALI PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
Il Patto per lo sviluppo, la competitività e la buona occupazione sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil, le Categorie Economiche, la Provincia, le Comunità Montane e tutti i Comuni nel luglio 2005 è stato uno strumento di orientamento delle politiche pubbliche locali che purtroppo non ha realizzato appieno gli obiettivi concordati.
Con quel documento le Amministrazioni e le Parti Sociali hanno condiviso la consapevolezza che, per il territorio fiorentino e il suo sistema sociale, lo sviluppo dell’industria e dell’artigianato costituiscono un motore essenziale del sistema provinciale.
Si è trattato allora e si tratta ancora oggi di rilanciare la competitività territoriale attraverso un nuovo dinamismo dell’economia fiorentina, nella pluralità di tutti i suoi settori, alimentando la vitalità e l’innovazione della comunità locale in stretto raccordo con specifiche politiche pubbliche.
Il Patto per lo Sviluppo individuò in particolare i seguenti obbiettivi:
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la governance metropolitana, valorizzando il ruolo dell’Amministrazione Provinciale e sostenendo i processi di aggregazione intercomunali, fino considerare l’Area Vasta Metropolitana FI-PO-PT, per consentire un governo integrato del territorio almeno per la mobilità delle persone/merci/informazioni, la promozione e l’offerta turistica, gli investimenti infrastrutturali prioritari, la tutela della qualità ambientale e la valorizzazione del paesaggio, la gestione dei servizi essenziali, il governo del territorio e delle sue risorse ambientali e culturali, lo sviluppo delle opportunità culturali, l’azioni di orientamento al lavoro e alla formazione continua;
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le infrastrutture ambientali con la piena realizzazione del piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti, la realizzazione del termovalorizzatore e del Parco della Piana, una migliore organizzazione dei servizi relativi all’energia, ai rifiuti, all’acqua e ai trasporti per garantire funzionalità pubblica, efficienza gestionale e coinvolgimento dell’utenza;
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il processo di realizzazione di un efficace sistema di mobilità, inclusa la qualificazione dell’aeroporto;
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il marketing territoriale strategico per affermare l’immagine di Firenze e della Provincia nel mondo come polo manifatturiero, offrendo opportunità e le premesse per nuove attività, attraendo investimenti;
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la semplificazione amministrativa, nei modelli, nella cultura, nella prassi organizzativa;
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gli interventi del credito per favorire il consolidamento e il potenziamento del sistema produttivo del territorio;
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la diffusione dell’innovazione relativa a materiali, prodotti e processi attraverso l’incontro del sistema della ricerca con quello industriale;
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la migliore finalizzazione della formazione a sostegno dei cambiamenti in corso e delle competenze professionali necessarie;
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l’adeguamento del welfare locale alle necessità di più complesse esigenze di coesione, sicurezza e innovazione sociale, proseguendo nella lotta all’evasione e all’elusione fiscale.
L’attuale situazione di crisi acuisce, purtroppo, le difficoltà di contesto e rende se possibile più urgente il raggiungimento degli obbiettivi del Patto. In questa fase la programmazione del territorio può mettere in moto comportamenti e attività anticicliche che possono avere un importante effetto moltiplicatore nel creare le condizioni per un nuovo sviluppo. Occorre pertanto fare sistema nel territorio, valorizzandone tutte le specificità, utilizzando come motore principale le “eccellenze”, superando i localismi e ricercando obbiettivi condivisi e coerenza di azioni combinate. Energia, rifiuti, acqua, trasporti sono sicuramente servizi fondamentali per la competitività e l’attrattività del territorio, che vanno oltre i confini comunali in un’accezione più larga della rigida definizione territoriale, su cui sarebbe opportuno produrre avanzamenti sinergici .
Sulle base delle precedenti considerazioni Cgil, Cisl e Uil di Firenze chiedono alle Amministrazioni, per quanto di loro competenza, di attualizzare e definire i tempi per i seguenti interventi:
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Iniziativa congiunta Istituzioni-Parti Sociali verso il Sistema del Credito. Gli Enti Locali , anche sulla base dei risultati del lavoro dell’Osservatorio del Credito in Prefettura, dovrebbero verificare con le Parti Sociali e l’ABI le situazioni specifiche per intervenire in modo mirato. Gli Enti Locali dovrebbero favorire la trasparenza e la Responsabilità Sociale delle Banche attraverso la certificazione dei loro bilanci sociali, operata da società indipendenti:
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Completamento del Piano Provinciale dei Rifiuti, realizzazione integrata del ciclo dei rifiuti con l’ammodernamento degli impianti di Testi e Selvapiana e la realizzazione del termovalorizzatore di Sesto Fiorentino, secondo i più elevati standard tecnologici di rispetto ambientale e di sicurezza;
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Realizzazione del Parco della Piana;
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Sviluppo del Polo Ferroviario: completamento del Centro di Dinamica Sperimentale dell’Osmannoro (sviluppo e ricerca sul materiale rotabile) e del Servizio di Manutenzione di 1°/2° livello delle Carrozze, piena operatività dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza e mantenimento del Sistema di Ingegneria Ferroviaria (via S. Lavagnini);
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Completamento dell’Interporto della Toscana Centrale e Sviluppo di un Polo della Logistica;
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Completamento del nodo fiorentino dell’Alta Velocità ferroviaria (sottoattraversamento, nuova stazione);
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Sviluppo della intermodalità ferro-gomma a scala metropolitana;
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Potenziamento del trasporto ferroviario regionale con l’adeguamento delle stazioni;
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Messa in servizio della linea 1 e completamento del sistema tramviario fiorentino;
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Realizzazione del Soggetto Unico della Mobilità metropolitana;
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Completamento Terza Corsia della A1, tratto Barberino-Incisa;
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Sviluppo della viabilità (SS 67, SR 429 );
- Messa in sicurezza e adeguamento dell’Aeroporto di Firenze (inquinamento acustico e atmosferico, regolarità operativa e dimensionamento operativo).
Firenze, 17 novembre 2009