Morti soffocati all’Archivio di Stato di Arezzo, ancora una tragedia sul lavoro
Nocentini (UIL Toscana) e Feliciani (UilPA): “Inaccettabile perdere la vita mentre si sta svolgendo il proprio dovere”
“Anche stamani dobbiamo registrare una tragedia che colpisce il mondo del lavoro: due morti all’Archivio di Stato, due lavoratori che in una normale mattina perdono la vita facendo il proprio dovere”. Queste le parole del Segretario Generale della UIL Toscana Annalisa Nocentini e del Segretario UilPA Firenze e Toscana Enzo Feliciani.
In Toscana, secondo l’Osservatorio Indipendente di Bologna, dal 1° gennaio del 2018 le vittime sono 39, così suddivise: Firenze 4, Arezzo 7, Grosseto 2, Livorno 4, Lucca 3, Massa Carrara 5, Pisa 6, Pistoia 2, Siena 6. L’unica provincia della Toscana che al momento non ha fatto registrare incidenti mortali è Prato. “Un tributo di sangue inammissibile, inaccettabile, indegno per un Paese civile – aggiungono Nocentini e Feliciani – La sicurezza sui luoghi di lavoro è una vera e propria vertenza nazionale. Ribadiamo ancora una volta la necessità di istituire il reato di omicidio sul lavoro, come già proposto a livello nazionale dal Segretario Generale UIL Carmelo Barbagallo. Un così alto numero di vittime sui luoghi di lavoro stanno lì a testimoniare il fatto che non si possa davvero perdere altro tempo per mettere in campo tutte le nostre forze per arginare il fenomeno”.
Arezzo, 20 settembre 2018