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La Polizia municipale di Firenze proclama due giorni di sciopero

I lavoratori riuniti oggi in assemblea hanno deciso l’astensione dal lavoro: “Manca personale, ci stanno tagliando il salario e una pessima organizzazione penalizza noi e il servizio reso ai cittadini”

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Si è svolta oggi al Cenacolo di Sant’Apollonia l’assemblea Uil della Polizia Municipale del Comune di Firenze allargata alla Rsu del Comune di Firenze. Un incontro a cui hanno partecipato 650 operatori per denunciare con forza la totale inefficienza e inadeguatezza del Comando dei Vigili Urbani. “Manca personale, ci stanno tagliando il salario e una pessima organizzazione penalizza il nostro lavoro e mette a rischio l’incolumità di chi si trova in strada ogni giorno”, è il grido di allarme lanciato dai lavoratori.

Per questo l’assemblea ha deciso all’unanimità di proclamare due giornate di sciopero unitario della Rsu del Comune di Firenze e una manifestazione nel centro di Firenze. Le giornate di sciopero saranno calendarizzate in base all’iter previsto dalla legge in questi casi che prevede le procedure di raffreddamento in Prefettura, presumibilmente nella prima metà di giugno.

Con questo sciopero i lavoratori della Polizia Municipale di Firenze denunciano:

  • il blocco del turnover e la mancanza di un piano di assunzioni che rende la pianta organica attualmente in forza del tutto insufficiente. I circa 800 operatori in servizio oggi non sono in grado di coprire le esigenze del territorio
  • parco macchine obsoleto e inadeguato. Così come inadeguato sono gli strumenti in dotazione. Basti pensare ai computer, vecchi e spesso inutilizzabili perché manca l’accesso alle banche dati, e allo spray anti aggressione che il Comando ha deciso di cambiare per risparmiare 10 euro a spray: peccato che quello nuovo non funziona
  • le sedi dei distaccamenti al limite delle leggi sulla sicurezza, tanto che la Asl di recente ha fatto visita ad uno dei locali riscontrando numerose irregolarità e sanzionando il comando
  • dal punto di vista economico tutto ciò che era stato oggetto di contrattazione decentrate è sparito. Invece di parlare di indennità di rischio (differenziando, giustamente, chi lavora fuori con chi lavora invece negli uffici) il Comando ha pensato bene di togliere l’indennità di vigilanza a chi lavora in ufficio
  • la mancanza di formazione: ad oggi gli aggiornamenti avvengono tramite l’invio di mail che ciascun vigile deve leggersi da solo e a casa (non è previsto un tempo da dedicare ad hoc per questo sulla carta di servizio). Di fatto creando il pericolo di una errata interpretazione della normativa, come avvenuto per il reato di omicidio stradale recentemente introdotto
  • l’organizzazione del lavoro, fortemente penalizzante e rischiosa per gli operatori di polizia municipale che si trovano a svolgere servizio alla moschea di Borgo Allegri il venerdì, giorno di preghiera: 2/3 vigili in servizio antiabusivismo a fronte di 400/500 persone che tra una preghiera e l’altra vendono merce spesso contraffatta. Un problema di ordine pubblico – molto delicato perché sconfina su un tema politico-religioso –  che più volte è stato sollevato con il Comando, senza ricevere risposta.

“E’ intollerabile un’organizzazione del lavoro così deficitaria – spiega Flavio Gambini, responsabile enti locali Uil Fpl Firenze – L’assemblea di oggi ha sancito definitivamente che la misura è colma e che gli operatori della polizia municipale di Firenze non sono in grado di sostenere una situazione in cui da una parte manca il personale e dall’altra si taglia parte del salario. Scenderemo in piazza per far sentire la nostra voce”.
Firenze, 4 maggio 2016