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Firmato il contratto nazionale del settore alimentare

“Una tappa fondamentale anche per i lavoratori toscani”

Previsto a regime un aumento di 105 euro in busta paga. Maiolo (Uila Toscana): “Con questo accordo dimostriamo a governo e Confindustria che oggi è ancora possibile rinnovare contratti mettendo soldi in tasca ai lavoratori”

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“Una firma fondamentale, una tappa che chiude una lunga maratona negoziale che ha coinvolto migliaia di delegati, lavoratrici e lavoratori”. Con queste parole il segretario della Uila Toscana, Triestina Maiolo, commenta con soddisfazione l’accordo siglato ieri pomeriggio a Roma, dopo una no-stop durata molte ore, il nuovo CCLN del settore alimentare scaduto a novembre scorso. “Credo che sia importante sottolineare, una volta di più, l’unità di Fai, Flai e Uila, che esce rafforzata da questo confronto serrato con Federalimentare. Questo accordo conferma il ruolo delle parti sociali, smentendo chi parla di declino del sindacato. A dispetto di chi ci vorrebbe ininfluenti e superati, riusciamo ancora a esprimere la parte migliore di questo Paese“.

Previsto un aumento salariale di 105 euro mensili a regime. Nel 2016 verranno erogate le prime due tranche (20 euro da gennaio e 15 euro da ottobre), mentre le altre decorreranno da ottobre 2017 (20 euro), ottobre 2018 (25 euro), settembre 2019 (25 euro). Assenti nel CCLN, che avrà durata di 4 anni, elementi che invece Federalimentari avrebbe voluto inserire come l’eliminazione degli scatti di anzianità e il congelamento del premio di produzione.

“Abbiamo dimostrato al Governo, a parte di Confindustria e a parte del Paese che ci rema contro, che nel 2016 è ancora possibile rinnovare i contratti, mettendo soldi in tasca ai lavoratori“, dice ancora Maiolo. Il CCLN appena firmato riguarderà anche un settore come quello alimentare che conta molte eccellenze in Toscana. Basti pensare, tra le altre, al Gruppo Sammontana, GSI, D+F, Ruffino, Mukkilatte, Acqua Panna, Saline di Volterra, Manifattura Tabacchi, Colussi.

Sul fronte del welfare, a partire dal 1 gennaio 2017 sarà attivato il sostegno attraverso una prestazione sociale il reddito dei lavoratori che vengono licenziati e ai quali manchino non più di 24 mesi al godimento della pensione e di quelli che trasformano in part-time il tempo pieno per la staffetta generazionale.

“Il nuovo contratto durerà quattro anni – conclude il segretario della Uila Toscana – il che vuol dire più certezze sui costi per le imprese, più sicurezza per le retribuzioni dei lavoratori ma soprattutto più valore alla contrattazione di secondo livello in un settore in cui gli accordi aziendali sono fondamentali per gestire le diverse esigenze competitive, congiunturali e stagionali e per far crescere di pari passo occupazione.

Firenze, 6 febbraio 2016