Dopo via Mariti un’altra strage, sempre a Firenze. Fantappiè e Mugnaini: “Non possiamo più parlare di fatalità, ora una task force regionale”
Come UIL Toscana ci uniamo al dolore per la tragedia di Calenzano, dove un’esplosione all’interno di un deposito Eni ha portato via la vita a due persone e ferite altre nove, con tre nomi che mancano ancora all’appello. Esprimiamo le nostre condoglianze e la nostra più assoluta vicinanza alle famiglie delle vittime.
La rabbia per l’ennesima strage è tanta: siamo alla seconda grande tragedia sul lavoro a Firenze, dopo il crollo del cantiere di via Mariti, in neanche un anno. Non può essere visto come una fatalità o una terribile coincidenza, qui siamo in un contesto lavorativo – a Firenze e provincia – dove servono controlli a tappeto e minuziosi.
La nostra organizzazione sindacale, proprio tre anni fa, fece una denuncia all’Usl Toscana Centro per problemi relativi a dei malfunzionamenti interni al sito stesso, che portò ad un intervento degli organi di vigilanza con la sospensione temporanea delle attività.
Riteniamo a questo punto – viste le due stragi sul lavoro così ravvicinate – indispensabile l’istituzione di una task force regionale che comprenda tutti gli organi di controllo, parti istituzionali, datoriali e sindacali, per una pianificazione degli interventi e dei controlli in tutti i luoghi di lavoro a Firenze e provincia.
Attendiamo comunque il lavoro degli inquirenti per fare massima luce sull’accaduto.