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Aumentano infortuni sul lavoro in Toscana, Fantappiè (UIL Toscana): “Necessario costruire un osservatorio con parti sociali, istituzionali, imprese organi di vigilanza per valutare in modo efficace dove e come intervenire”

Il numero degli infortuni e decessi sul lavoro in Toscana continuano ad aumentare, seguendo una tendenza preoccupante che non mostra segni di rallentamento negli ultimi anni. Secondo i dati Inail, tra gennaio e luglio di quest’anno le denunce di infortunio sul lavoro sono aumentate del 2,53% rispetto allo stesso periodo del 2023. Al contempo, anche i decessi sul lavoro e, in particolare, le denunce di malattie professionali hanno registrato un incremento significativo rispetto all’anno precedente, con un aumento del 21,4% rispetto al 2023, interessando soprattutto i lavori più usuranti.

Per il Segretario Generale della UIL Toscana Paolo Fantappiè “è necessario costruire un osservatorio – che si riunisca periodicamente con cadenza prefissata e che abbia potere deliberatorio – che coinvolga tutte le parti sociali, istituzionali, le imprese e gli organi di vigilanza per valutare in modo efficace dove intervenire e quali misure adottare, individuando i relativi investimenti che si renderebbero necessari. Vogliamo essere coinvolti attivamente nel processo per fermare questo bollettino di guerra, uno scenario drammatico che vede aumentare in Toscana le percentuali di morti sul lavoro, di infortuni, di malattie professionali. Questa tragedia continua deve cessare”.

“È indispensabile intensificare le politiche di prevenzione e al contempo effettuare maggiori controlli, non solo come misura deterrente, ma anche per prevenire condizioni di illegalità e insicurezza. Non ci fermeremo! Il nostro impegno e la nostra lotta per raggiungere l’obiettivo di Zero Morti sul Lavoro continueranno senza sosta.”