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A Grosseto il confronto UIL su illegalità e lavoro nero: “In Toscana 158.800 lavoratori senza tutele”

Questa mattina, nella Sala Pegaso del Palazzo della Provincia in Piazza Dante a Grosseto, si è tenuta un importante momento di confronto con la tavola rotonda “𝐈𝐥𝐥𝐞𝐠𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐧𝐞𝐫𝐨: 𝐚𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐧𝐨𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐬𝐭𝐨”.

Ha introdotto i lavori il Coordinatore UIL Grosseto 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐩𝐩𝐨𝐧𝐢. Sono intervenuti il Tesoriere nazionale UIL e Responsabile Comparto Difesa e Sicurezza 𝐁𝐞𝐧𝐞𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐀𝐭𝐭𝐢𝐥𝐢, la Segretaria Generale UILA Nazionale 𝐄𝐧𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐌𝐚𝐦𝐦𝐮𝐜𝐚𝐫𝐢, il Segretario Generale UIL Toscana 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐅𝐚𝐧𝐭𝐚𝐩𝐩𝐢𝐞̀, il Presidente della Provincia di Grosseto 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐋𝐢𝐦𝐚𝐭𝐨𝐥𝐚, 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐋𝐨𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐧𝐢 di INAIL ed il Primo Dirigente Polizia di Stato della Questura di Grosseto Dott. 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐌𝐚𝐥𝐨𝐫𝐧𝐢. Ha moderato la discussione la giornalista professionista 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐚 𝐂𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢𝐞𝐥𝐥𝐨.

L’illegalità e il lavoro nero rappresentano una delle piaghe più gravi nel mondo del lavoro, un fenomeno che in Toscana coinvolge ancora oggi circa 𝟏𝟓𝟖.𝟖𝟎𝟎 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, pari al 9,5% degli occupati regionali. Dietro questi numeri ci sono persone prive di tutele, diritti e sicurezza, e un sistema economico che perde ogni anno risorse fondamentali. Il valore dell’economia sommersa toscana sfiora infatti i 𝟒 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢 𝐝𝐢 𝐞𝐮𝐫𝐨, una cifra che pesa in misura importante su tutta la collettività. Emblematico è il caso di Grosseto, dove nel 2024 i 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 hanno raggiunto il 3,23%, ponendo la provincia al 44° posto in Italia e all’ultimo in Toscana.

A seguire abbiamo 𝐢𝐧𝐚𝐮𝐠𝐮𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚𝐭𝐢 della sede UIL di Grosseto in via Monterosa 112!